mercoledì 9 marzo 2016

La geologia a tavola. Cucinare senza frontiere. Il pdf scaricabile.



Geologia e Cucina nasce dall'idea di due  geologi con la voglia far conoscere, anche a chi è meno addentro in questioni geologiche, come ognuno di noi ogni giorno sia collegato alla geologia  del  luogo attraverso un atto quotidiano come quello di nutrirsi. Partendo da ciò che mangiamo (e beviamo) passando attraverso le tecniche e il modo in cui viene preparato il nostro cibo e gli  strumenti utilizzati, la geologia gioca sempre un ruolo nella  nostra vita, a  volte  non così evidente.

Il legame con la geografia è per molti più intuitivo, grazie anche a reminiscenze scolastiche dove viene data spesso un’infarinatura (ecco un primo termine rubato proprio alla cucina) di geografia economica. Se pensiamo che questa disciplina è legata  a  doppia mandata all'evoluzione geologica di una zona ecco che  il collegamento risulta più facile.
Il mangiare e il bere e soprattutto l’atto del cucinare sono così dentro la nostra vita che spesso si utilizzano termini rubati a questa attività per descrivere azioni in  ambiti completamente diversi. E così oltre ad infarinare con la cultura, facciamo polpette di chi non ci piace, siamo fritti quando vediamo la mala parata, abbiamo conoscenze di gnocchi tonti e di gnocche affascinati, delle  pere credulone e dei “selleroni” (termine romanesco per sedano) alti lunghi e "senza sale".

Saline di Ibiza, Spagna
La lista è lunghissima, e se abbiamo tutti degli amici che sono dei pezzi di pane non  molti sanno che anche alcuni termini della cucina vengono  utilizzati in geologia.
E così quando degli  strati allungati e stressati da alcune forze a cui sono sottoposti si dividono in piccole unità unite tra loro come  salsicce (boudin noir in francese è una salsiccia di sanguinaccio) il fenomeno prende il nome di “boudinage” ed è utilizzato in tutto  il mondo (un esempio e per saperne di più: buodinage).

Non a  caso esattamente due anni fa, il 19 marzo del 2013 presso l'Académie Royale del Belgio è stato presentato il volume "Geology at the table. Cooking without borders", a cura di EuroGeoSurveys, l’organizzazione internazionale con sede a Bruxelles che raggruppa i Servizi Geologici dei Paesi europei, responsabili di ricerca, monitoraggio e raccolta delle informazioni sul territorio, sul sottosuolo e sulle sue risorse.
Ma questa volta la mappatura del continente europeo realizzata da EuroGeoSurveys è particolare: è una mappatura geologica e alimentare.
http://www.onegeology-europe.org/
OneGeologyEurope il portale della geologia europea

In questo libro gli autori sono geologi dei paesi della Comunità Europea e mettono  in risalto molti di queste affinità partendo soprattutto dal perché in certe regioni si trovano alcuni prodotti invece  di altri, come si preparano in cucina, materiali e tecniche utilizzati. E a volte è curioso scoprire aspetti che potrebbero essere sconosciuti anche ai geologi stessi.

Geology at the table, nato da un'idea di Claudia Delfini, Communication Manager di EuroGeoSurveys, è stato realizzato con l'aiuto di un cuoco italiano lo chef Vito Pepe del ristorante Beccaceci che sotto la supervisione di un nutrizionista Piero Campanaro ha coordinato tutte le ricette e riprodotto  i piatti scelti dai tecnici.
Sono state raccolte 27 ricette di 25 paesi e di ogni preparazione o ingrediente si è voluto spiegare quale sia il  legame che collega il cibo alla  geologia. E se a  molti è  chiaro che i cavoletti più famosi sono quelli di Bruxelles magari ignorano che sono le  caratteristiche  geomorfologiche della città della città, sorta nella piana alluvionale del fiume Senne a favorire la crescita  di questo  prezioso ortaggio.  

La  nostra penisola è forse il paese che presenta al suo  interno la più grande complessità e diversità geografica e climatica tra i paesi europei e questo testo ci farà scoprire perché l'allevamento delle bufale e la produzione di mozzarella  di bufala trova la sua  massima espressione in alcune limitate zone dell'Italia centrale. L'autore della  pagina italiana è Marco Pantaloni, geologo ISPRA e  cofondatore  di Geoitaliani.

Dopo una  prima introduzione sulla geologia  dell'Europa il  viaggio continua toccando  tutti  i 25 paesi che ne costituiscono la Comunità e scoprendo tanti altri segreti come  il perché  dei vini francesi o di quelli  austriaci

o il motivo per cui  in Olanda alla foce dell'Oosterschelde troviamo i migliori astici del mondo l'Homarus gammarus Linnaeus1758 o astice blu europeo, meno pescato  del parente americano ma ritenuto migliore.
Astice europeo
Ma le  sorprese non finiscono qui, dalla fredda  Norvegia arrivano  rarissime  more e dalla Spagna il sale, un minerale  commestibile, il sale marino, dal valore  elevatissimo  in epoche passate.
Molì de  Sal - Formentera, Spagna
Molì de  Sal -  Formentera, Spagna
Il  pdf  del libro, stampato in  edizione di lusso come regalo dell'EuroGeoSurveys  agli  ospiti durante eventi internazionali è scaricabile  a questo link.

La copertina http://www.isprambiente.gov.it/files/notizie-ispra/notizie-2013/geologia-a-tavola/GeologyTableCover.pdf
su EuroGeoSurveys: http://www.eurogeosurveys.org/geology-at-the-table-an-original-geogourmet-cookbook-from-egs/
Il contributo dell'Emilia Romagna: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia-en/notizie/news-2013/geology-at-the-table-cooking-without-borders
Il testo integrale http://www.eurogeosurveys.org/wp-content/uploads/2014/07/EGS-Cookbook.pdf

[foto originali di @GeologiaeCucina]


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