Geologia e Cucina nasce dall'idea di due geologi con la voglia far conoscere, anche a chi è meno addentro in
questioni geologiche, come ognuno di noi ogni giorno sia collegato alla geologia del
luogo attraverso un atto quotidiano come quello di nutrirsi. Partendo da ciò che mangiamo (e beviamo) passando attraverso le tecniche e il modo in cui
viene preparato il nostro cibo e gli strumenti utilizzati, la geologia gioca sempre un ruolo nella nostra vita, a volte non così evidente.
Il legame con la geografia è per molti più intuitivo, grazie anche a reminiscenze scolastiche dove viene data spesso un’infarinatura (ecco un primo termine rubato proprio alla cucina) di geografia economica. Se pensiamo che questa
disciplina è legata a doppia mandata all'evoluzione geologica di una zona ecco che il collegamento risulta più facile.
Il mangiare e il bere e soprattutto l’atto del cucinare sono così dentro la nostra vita che spesso si utilizzano termini rubati a questa attività per descrivere azioni in ambiti completamente diversi. E così oltre ad infarinare con la cultura, facciamo polpette di chi non ci piace, siamo fritti quando vediamo la mala parata, abbiamo conoscenze di gnocchi tonti e di gnocche affascinati, delle pere credulone e dei “selleroni” (termine romanesco per sedano) alti lunghi e "senza sale".
La lista è lunghissima, e se abbiamo tutti degli amici che sono dei pezzi
di pane non molti sanno che anche alcuni termini della cucina vengono utilizzati in geologia.
E così quando degli strati allungati e stressati da alcune forze a cui sono sottoposti si dividono in piccole unità unite tra loro come salsicce (boudin noir in francese è una salsiccia di sanguinaccio) il fenomeno prende il nome di “boudinage” ed è utilizzato in tutto il mondo (un esempio e per saperne di più: buodinage).
Il mangiare e il bere e soprattutto l’atto del cucinare sono così dentro la nostra vita che spesso si utilizzano termini rubati a questa attività per descrivere azioni in ambiti completamente diversi. E così oltre ad infarinare con la cultura, facciamo polpette di chi non ci piace, siamo fritti quando vediamo la mala parata, abbiamo conoscenze di gnocchi tonti e di gnocche affascinati, delle pere credulone e dei “selleroni” (termine romanesco per sedano) alti lunghi e "senza sale".
Saline di Ibiza, Spagna |
E così quando degli strati allungati e stressati da alcune forze a cui sono sottoposti si dividono in piccole unità unite tra loro come salsicce (boudin noir in francese è una salsiccia di sanguinaccio) il fenomeno prende il nome di “boudinage” ed è utilizzato in tutto il mondo (un esempio e per saperne di più: buodinage).
Non a caso esattamente due anni fa, il 19 marzo del 2013 presso l'Académie Royale del
Belgio è stato presentato il volume "Geology at the table. Cooking without borders", a cura di
EuroGeoSurveys, l’organizzazione internazionale con sede a Bruxelles che raggruppa i Servizi Geologici dei Paesi europei, responsabili di ricerca, monitoraggio e raccolta delle informazioni sul territorio, sul sottosuolo e sulle sue risorse.
Ma questa volta la mappatura del continente europeo realizzata da EuroGeoSurveys è particolare: è una mappatura geologica e alimentare.OneGeologyEurope il portale della geologia europea |
In questo libro gli autori sono geologi dei paesi della Comunità Europea e mettono in risalto molti di queste affinità partendo soprattutto dal perché in certe regioni si trovano alcuni prodotti invece di altri, come si preparano in cucina, materiali e tecniche utilizzati. E a volte è curioso scoprire aspetti che potrebbero essere sconosciuti anche ai geologi stessi.
Geology at the table, nato da un'idea di Claudia Delfini, Communication Manager di EuroGeoSurveys, è stato realizzato con l'aiuto di un cuoco italiano lo chef Vito Pepe del ristorante Beccaceci che sotto la supervisione di un nutrizionista Piero Campanaro ha coordinato tutte le ricette e riprodotto i piatti scelti dai tecnici.
Sono state raccolte
27 ricette di 25 paesi e di ogni
preparazione o ingrediente si è voluto spiegare quale sia il legame che collega il cibo alla geologia. E se a molti è chiaro che i cavoletti più famosi sono
quelli di Bruxelles magari ignorano che sono le caratteristiche geomorfologiche della città della città, sorta
nella piana alluvionale del fiume Senne a favorire la crescita di questo prezioso ortaggio.
La nostra penisola è forse il paese che presenta al suo interno la più grande complessità e diversità geografica e climatica tra i paesi europei e questo testo ci farà scoprire perché l'allevamento delle bufale e la produzione di mozzarella di bufala trova la sua massima espressione in alcune limitate zone dell'Italia centrale. L'autore della pagina italiana è Marco Pantaloni, geologo ISPRA e cofondatore di Geoitaliani.
Dopo una prima introduzione sulla geologia dell'Europa il viaggio continua toccando tutti i 25 paesi che ne costituiscono la Comunità e scoprendo tanti altri segreti come il perché dei vini francesi o di quelli austriaci
o il motivo per cui in Olanda alla foce dell'Oosterschelde troviamo i migliori astici del mondo l'Homarus gammarus Linnaeus, 1758 o astice blu europeo, meno pescato del parente americano ma ritenuto migliore.
Ma le sorprese non finiscono qui, dalla fredda Norvegia arrivano rarissime more e dalla Spagna il sale, un minerale commestibile, il sale marino, dal valore elevatissimo in epoche passate.
La nostra penisola è forse il paese che presenta al suo interno la più grande complessità e diversità geografica e climatica tra i paesi europei e questo testo ci farà scoprire perché l'allevamento delle bufale e la produzione di mozzarella di bufala trova la sua massima espressione in alcune limitate zone dell'Italia centrale. L'autore della pagina italiana è Marco Pantaloni, geologo ISPRA e cofondatore di Geoitaliani.
Dopo una prima introduzione sulla geologia dell'Europa il viaggio continua toccando tutti i 25 paesi che ne costituiscono la Comunità e scoprendo tanti altri segreti come il perché dei vini francesi o di quelli austriaci
o il motivo per cui in Olanda alla foce dell'Oosterschelde troviamo i migliori astici del mondo l'Homarus gammarus Linnaeus, 1758 o astice blu europeo, meno pescato del parente americano ma ritenuto migliore.
Astice europeo |
Molì de Sal - Formentera, Spagna |
Molì de Sal - Formentera, Spagna |
Il pdf del libro, stampato in edizione di lusso come regalo dell'EuroGeoSurveys agli ospiti durante eventi internazionali è scaricabile a questo link.
su EuroGeoSurveys: http://www.eurogeosurveys.org/geology-at-the-table-an-original-geogourmet-cookbook-from-egs/
Il contributo dell'Emilia Romagna: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia-en/notizie/news-2013/geology-at-the-table-cooking-without-borders
Il testo integrale http://www.eurogeosurveys.org/wp-content/uploads/2014/07/EGS-Cookbook.pdf
[foto originali di @GeologiaeCucina]
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